Buon appetito con Expo 2015
Ecco come evitare cibo «tarocco»

L’Italia è un Paese ad alta vocazione turistica, con un patrimonio unico al mondo di paesaggi, ingredienti e ricette squisite.

Ma proprio in Italia alcuni ristoratori a volte pensano di approfittarsi delle scarse conoscenze gastronomiche degli ospiti per propinare loro piatti non del tutto autentici, per risparmiare e imbrogliare un po’. Coldiretti ci dice quali sono. Nella graduatoria delle destinazioni turistiche mondiali più frequentate, l’Italia si colloca al quinto posto per gli arrivi internazionali e al sesto posto per gli introiti valutari, secondo i dati diffusi dall’Organizzazione Mondiale del Turismo (Unwto Barometer, gennaio 2014).

Anche il turismo nazionale, entro i confini, è floridissimo. Potenza delle bellezze artistiche ma anche di una varietà (e qualità) culinaria davvero senza pari, al punto tale che il cibo è l’argomento intorno al quale ruota tutta la proposta di Expo 2015, che aprirà i suoi battenti il prossimo 1° maggio a Milano. E proprio sul sito di Expo ci sono diversi consigli per chi vuole mangiare davvero made in Italy senza rischiare la più classica delle fregature:Coldiretti elenca, tra gli esempi di menù taroccati, la cotoletta alla milanese preparata con carne di pollo o maiale fritta nell’olio di semi al posto della carne di vitello fritta nel burro, ma anche l’oliera contenente olio di qualità e provenienza dubbie spacciato come italiano Dop.

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