Buona Scuola, c’è il sì della Camera
316 voti a favore, ora va in Senato

La riforma della Buona Scuola di marca renziana passa alla Camera con 316 voti a favore, 137 contrari ed un astenuto. Ora il testo passa al Senato.

Mercoledì mattina sono stati votati gli ultimi due articoli (il 26 e il 27 ) e sono stati esaminati i 150 ordini del giorno sul provvedimento. Poi si è passati alle dichiarazioni di voto finale.

Martedì sera è arrivato il via libera anche all’articolo 10 - accantonato durante la discussione della mattina - che prevede un piano di assunzioni a tempo indeterminato di precari a partire dal 1° settembre. I voti a favore sono stati 263 (i gruppi di maggioranza), i no 122 (M5s e Fi, Lega e Fdi), 25 gli astenuti (Sel).

Il piano riguarda i vincitori del concorso del 2012 e gli iscritti nelle graduatorie ad esaurimento. Si tratta di circa centomila precari. Gli idonei del concorso 2012 saranno invece assunti a partire dal 2016. I neo assunti dovranno sostenere un periodo di prova della durata di un anno.

La valutazione è affidata al dirigente scolastico, dopo aver sentito il Comitato per la valutazione dei docenti, costituito dal dirigente scolastico; da due docenti della scuola stessa; da due genitori nelle scuole primarie e alle medie o da un genitore e da uno studente, alle superiori. Altri 60 mila abilitati potranno partecipare al concorso 2016, che resterà l’unica strada di accesso alla professione di insegnante, con graduatorie valide solo per tre anni. Intanto fuori da Montecitorio la protesta degli insegnanti continua.

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