Cronaca / Isola e Valle San Martino
Mercoledì 05 Dicembre 2012
Burligo piange Denis
Se n'è andato a soli 30 anni
È morto a soli trent'anni, lasciando sgomenti i familiari e tutta la comunità di Burligo di Palazzago, dove abitava da quando aveva sette anni ed era conosciutissimo. Denis Mikeska, nato a Bratislava, si è spento lunedì verso le 14,30.
È morto a soli trent'anni, lasciando sgomenti i familiari e tutta la comunità di Burligo di Palazzago, dove abitava da quando aveva sette anni ed era conosciutissimo.
Denis Mikeska, nato a Bratislava, capitale della Slovacchia, si è spento lunedì verso le 14,30 agli Ospedali Riuniti di Bergamo. Da un anno era gravemente ammalato e, proprio a causa del suo stato di salute precario, è stato colpito da un malore che gli è stato fatale. Lascia nel dolore la mamma Ivetta, il papà Vinceslao e il papà «adottivo» Luciano.
La salma è stata composta nella sua abitazione in via Burligo e il funerale verrà celebrato giovedì alle 14,30 con partenza dalla casa per raggiungere la parrocchiale della piccola frazione, dedicata a San Carlo Borromeo. La funzione funebre sarà celebrata dal parroco don Paolo Mazzoleni. È proprio don Paolo che racconta: «Denis abitava a Burligo da quando aveva 7 anni e per tanti anni ha fatto il chierichetto, ha sempre partecipato con profitto alle lezioni di dottrina e trascorreva parte del suo tempo libero nel nostro oratorio, come ha fatto sino a poco tempo fa prima di ammalarsi. Sia lui sia la mamma si sono integrati molto bene nella nostra comunità».
La mamma Ivetta è in casa e lo veglia con il marito Luciano Beloli, sposato in seconde nozze. Nonostante il grave lutto, Ivetta è serena e parla volentieri del suo Denis: «Mio figlio era pieno di vitalità – racconta – e praticava diversi sport: sci, nuoto, karate, ha fatto anche un'esperienza come animatore turistico in un villaggio in un isola greca. Aveva conseguito il diploma di ragioniere e ha lavorato come addetto alle vendite in diversi negozi all'Oriocenter e al Continente di Mapello. Amava la musica rap ed era tifoso dell'Inter».
Poi Ivetta prende due album, che raccolgono tante fotografie del figlio: ci sono anche quelle di quando faceva l'animatore e lei era andata a trovarlo. I suoi occhi sono bagnati di lacrime, ma riesce ancora a sorridere e con gli occhi verso il suo Denis dice: «Credo in Dio e sono sicura di rivedere in cielo il mio Denis». Tanti gli amici e i conoscenti che in queste ore stanno raggiungendo la casa per stringersi attorno ai familiari del giovane.
Remo Traina
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