Caccia, la Regione approva la nuova legge

Il Pirellone ha approvato la legge che modifica alcune norme regionali sulla caccia. Ad esempio i piani faunistici delle province non saranno più quinquennali ma permanenti, con la possibilità però per le amministrazioni di cambiarli quando si presenta una necessità: ed è proprio il caso della provincia di Bergamo, dove così si potranno aggirare alcune sentenze del Consiglio di Stato).  Modificato anche l’articolo che destina alla caccia una quota fra il 10 e il 30% del territorio agro-silvo-pastorale della regione utile alla fauna selvatica: è stata tolta l’ultima parte, cioè la definizione di utile alla fauna selvatica, per evitare che per esempio si considerino non utili zone come quelle vicino alle case o alle strade. Il provvedimento è passato con 39 voti favorevoli (e l’appoggio di parte della Margherita), 13 contrari, un astenuto e 10 consiglieri che non hanno partecipato al voto. Molte critiche sono venute dai Verdi, che hanno fatto ostruzionismo, ma voti contrari sono arrivati anche dai Ds, dal Prc, dall’Italia dei Valori, da Silvia Ferretto di An e da Mariagrazia Adamo (Margherita). Il presidente della Commissione Attività Produttive Carlo Saffioti ha sottolineato che la legge impedirà la soppressione di centinaia di capanni e consentirà alle province di avere strumenti idonei per garantire con certezza la caccia. (31/07/2006)

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