Calcioscommesse, Ilievski collabora
Il gip gli concede l’obbligo di dimora

Calcioscommesse, il gip di Cremona Guido Salvini ha disposto l’obbligo di dimora in provincia di Piacenza per Hristiyan Ilievski, macedone, capo del gruppo di scommettitori degli «zingari».

Ilievski si era costituito il 27 aprile scorso a Orio al Serio e, davanti a Salvini e al procuratore Roberto di Martino ha fornito una «ricca collaborazione». Il giudice definisce le due partite della Lazio oggetto dell’inchiesta gli «episodi più “sensibili” e di rilievo».

Nelle prossime settimane è prevista la richiesta di rinvio a giudizio dei giocatori chiamati in causa da Ilievski (il laziale Stefano Mauri, l’ex genoano Oscar Milanetto, l’ex leccese Stefano Ferrario, Stefano Bettarini e altri calciatori riconosciuti come corrotti nelle centinaia di fotografie che gli sono state mostrate).

Ma il suo racconto potrebbe provocare un terremoto anche per la Giustizia sportiva. E che nuovi guai siano in arrivo anche su questo fronte lo certifica lo stesso gip Guido Salvini che, nel concedergli l’obbligo di dimora nel Piacentino, sottolinea che l’ex testa di cuoio della polizia macedone ha indicato «in molti casi anche i nomi dei giocatori corrotti, non solo i già confessi ma anche alcuni che avevano sempre negato la loro responsabilità, in particolare Bertani (Cristian) e Cassano (Mario) e altri assolti o parzialmente assolti nei giudizi disciplinari sportivi».

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