Calderoli: ho visto Monella, sta bene
Grazia, l’iter tarda per una notifica

Monella fisicamente sta bene, ma ha un unico obiettivo: ottenere la grazia e uscire il prima possibile. L’impressione è che ci possa essere un rallentamento nella pratica e lui ne soffre». Lo afferma in un’intervista a «L’Eco di Bergamo» il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli.

«Antonio Monella fisicamente sta bene, ma ha un unico obiettivo: ottenere la grazia e uscire il prima possibile. L’impressione è che ci possa essere un certo rallentamento nella pratica e lui ne sta soffrendo». Lo afferma in un’intervista a «L’Eco di Bergamo» il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli, della Lega, che giovedì ha incontrato nel carcere di Bergamo l’imprenditore di Arzago.

Le si è presentato un uomo provato?

«Visto così, fisicamente l’ho trovato relativamente bene. Non so cosa faccia in carcere, ma so che ha un ottimo rapporto con il personale. Diciamo che, da parte sua, ho notato una comprensibile ansia perché si trovi una via d’uscita».

E cosa vi siete detti?

«Gli ho spiegato che per la grazia non ci sono limiti di tempo certi e che le domande sono tantissime. Il problema non da oggi, ma adesso reso più urgente perché il quadro è mutato con la carcerazione di Monella, è quello di sensibilizzare tutta la catena istituzionale e già tutti i canali sono stati attivati. La pratica è al ministero della Giustizia e sta seguendo l’iter».

Dunque, solo una questione di tempi?

«Ci sono dei tempi per così dire fisiologici ma, rispetto alla procedura ordinaria, manca ancora la risposta dei legali della parte lesa (Ervis Hoxa, 19 anni: ndr) che riguarda l’avvenuto pagamento della provvisionale stabilita in sede penale».

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