Canova: «Salvo grazie a Dio
ma spero di tornare in Nigeria»

«Sono stato rilasciato dai sequestratori, non mi sono liberato da solo». E’ quanto ha detto Giuseppe Canova, il bergamasco della Marlum Construction rapito in Nigeria il 6 aprile scorso e liberato la notte tra il 14 e 15, al pm di Roma Erminio Amelio, titolare degli accertamenti sul sequestro. Canova, sbarcato a Fiumicino, è stato accompagnato in procura dai carabinieri del Ros ed è stato ascoltato per circa tre ore. Il verbale è stato secretato.

Canova, parlando del rapimento, ha detto di essere stato trattato bene. Nessuna dichiarazione invece su un eventuale riscatto pagato. Gli inquirenti procedono ora per sequestro di persona con finalità di terrorismo. Fuori dalla procura, Canova ha detto si essere felicissimo e ha aggiunto: «Ringrazio il Signore. Non vedo l'ora di riabbracciare il prima possibile i miei familiari e di tornare a casa: forse un domani tornerò in Nigeria, mai dire mai, ci sono cose positive anche lì, non è tutto negativo». A Linate, Canova è giunto alle 15.30 e alle 18 è atteso a Castione.

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