Cargo precipitato: oggi le autopsie

Un altro tassello alle indagini sul cargo caduto nei campi di Azzano San Paolo sarà aggiunto oggi: il perito dell’istituto di medicina legale di Brescia, su mandato del pm, effettuerà l’autopsia sulle salme di Aleksandar Sandi Peicic, della copilota Katja Popovic e della moglie del pilota Tanja Sesek.

Il passo successivo sarà quello di raccogliere tutti i frammenti del Let 410, che saranno messi a disposizione dei consulenti in un deposito apposito. Nel frattempo dovranno essere analizzati anche i dati contenuti nelle due scatole nere recuperate dai soccorritori, che contengono le registrazioni delle comunicazioni e i dati tecnici di volo (quota, velocità...).

Le ipotesi di indagine sono molteplici e configurano scenari diversi. Il procedimento avviato dalla Procura di Bergamo per disastro colposo rimane ancora a carico di ignoti. Sono tre, in sostanza, le possibili cause dell’incidente. La prima è quella del guasto, un’avaria improvvisa al motore che non ha lasciato scampo al Let 410. La seconda è quella del carico eccessivo, o del carico non bilanciato correttamente, che avrebbe potuto far perdere stabilità all’aereo al momento della virata, facendolo cadere a terra subito dopo il decollo, la terza quella dell’errore umano, considerato anche il fatto che al momento del decollo, domenica sera nella zona circostante all’aeroporto gravava una fitta nebbia.

Sono tutte spiegazioni plausibili, ma che devono essere ancora confortate dalla prova dei fatti e che si scontrano, d’altra parte, con dei dati difficilmente contestabili.

La tragedia - L’aereo era un Let 410, registrato in Croazia ed operava il volo Trade Air 729 per Zagabria.

Tutto è accaduto poco dopo le 22 di sabato 29 a poche centinaia di metri da un deposito generale. L’allarme è scattato immediatamente quando alcuni residenti hanno segnalato ai vigili del fuoco di aver sentito un botto e di aver visto in lontananza delle fiamme. La fitta nebbia che in quel momento gravava su tutta la zona aveva però fatto ritenere ai testimoni che si trattasse di un incendio accidentale nei campi.

Dell’accaduto si sono invece accorte le prime squadre dei vigili del fuoco giunte sul posto insieme alle forze dell’ordine e ai mezzi di soccorso, mentre anche dall’aeroporto era scattato l’allarme dalla torre di controllo.

Lo scalo bergamasco è rimasto chiuso fino alle 22.50.

Le vittime - Le salme dei tre membri dell’ equipaggio sono state identificate e ricomposte al cimitero monumentale di Bergamo. Le vittime, tutte e tre di nazionalità croata, sono il pilota Aleksandar Sandi Peicic, 61 anni, sua moglie Tanja Sesek, 50 anni, e il secondo pilota, Katja Popovic, di 35.

Una Compagnia autonoma - Il velivolo della Trade Air, avrebbe dovuto trasportare a Zagabria piccoli colli imbarcati al deposito della DHL, nell’area aeroportuale. La stessa Dhl, in una sua nota, «nell’ esprimere profondo cordoglio per quanto accaduto all’ equipaggio della Trade Air nell’ incidente» ha fatto anche alcune precisazioni. In particolare, che «la Trade Air è una compagnia aerea autonoma che non fa parte del gruppo DHL» e che «DHL dispone di una propria flotta ma affida a compagnie terze, come la Trade Air, le spedizioni su alcune tratte». Infine la Dhl ha precisato che «la rotta seguita da Trade Air non è quotidiana ma coperta cinque giorni su sette».

(02/10/2005)

© RIPRODUZIONE RISERVATA