«Carrara», la Fondazione Creberg
«Tutto pronto: tocca al Comune»

Eccola la nuova Carrara. «Noi ci auguriamo che venga aperta ieri... - ha detto il presidente del Creberg, Cesare Zonca - . Riteniamo di aver fatto il nostro compito, rimaniamo a disposizione». L’autunno 2014 è la nuova scadenza che si è data l’amministrazione.

Eccola la nuova Carrara. Cinque minuti di video per varcarne le porte in un viaggio virtuale, che ci si augura possa diventare reale prima possibile.

«Noi ci auguriamo che venga aperta ieri... - ha detto il presidente del Creberg, Cesare Zonca - . Riteniamo di aver fatto il nostro compito, rimaniamo a disposizione per eventuali aiuti, ma siamo fuori dal gioco. Sappiamo bene che basta un ricorso per creare problemi. Dobbiamo solo augurarci che tutto proceda nel miglior modo possibile e di poter avere la Carrara riaperta al più presto».

La Fondazione Credito Bergamasco ha presentato ufficialmente il progetto di allestimento donato alla città. L’autunno di quest’anno è la nuova scadenza che si è data l’amministrazione. Realistica? Possibile solo se tutto davvero dovesse filare liscio come l’olio. Ma quando si parla di un cantiere così complesso e articolato come quello dell’Accademia (chiusa dall’estate 2008 e che ne ha viste di tutti i colori) appare difficile, quasi un azzardo fare previsioni.

«Il progetto curato dall’architetto Attilio Gobbi è veramente interessante. Lo dico con orgoglio», ha sottolineato Zonca. «Quelle che erano le richieste tecnico-scientifiche della commissione sono state accolte».

«Mi è venuta voglia di venire a vedere l’Accademia Carrara al più presto». Così Philippe Daverio - critico d’arte, autore di saggi come «Il museo immaginato» (Rizzoli, 2011) - commenta il progetto di allestimento della pinacoteca, «un progetto stimolante, su cui mi potrei fare un giudizio solo camminando tra i muri, vedendo che cosa mi dicono i quadri».

«Un museo - precisa - non si apre in fretta, poi ha bisogno di rodaggio, di una messa a punto, di qualche modifica. Già il fatto che la pinacoteca, che era un po’ fuori dal tempo, sia stata restaurata mi mette di buon umore. Così come il fatto che Bergamo sia una delle poche città che si è data una mossa per essere adeguata, dal punto di vista culturale, a un’occasione come l’Expo».

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