Carte d’identità, il 20% diserta gli appuntamenti. Si va verso la prenotazione a pagamento

Cresce il fenomeno degli assenteisti, Angeloni: «Invio di sms come promemoria oppure faremo pagare 22 euro subito alla prenotazione».

Ad agosto al problema della carenza cronica di personale si somma quello delle ferie. Gli slot per gli appuntamenti agli uffici comunali, in particolare per il rinnovo dei documenti d’identità, subirà quindi un taglio programmato. Chi ha già una prenotazione si ricordi di rispettarla, perché dopo un primo rodaggio soft Palafrizzoni potrebbe passare alla linea un po’ più dura, per arginare il fenomeno in crescita degli assenteisti, ovvero chi fissa l’appuntamento e poi all’ultimo non si presenta agli sportelli.

I motivi possono essere svariati (dimenticanza, imprevisti) più o meno motivati, ma rischiano di complicare le agende comunali e soprattutto di creare ritardi a chi è in attesa. «Il fenomeno è in crescita – ammette l’assessore Giacomo Angeloni –: sulle carte d’identità il 20% di chi ha fissato un appuntamento poi non si presenta. Un comportamento che crea un’attesa più lunga per gli altri utenti e che “brucia” il lavoro del nostro personale». Per arginare il malcostume, il Comune sta pensando a una prima soluzione: «Stiamo lavorando per poter inviare all’utente un sms che ricordi data, ora e luogo, 12 ore prima dell’appuntamento», annuncia l’assessore. Ma se anche questo «aiutino» a chi ha la memoria corta non dovesse funzionare, si potrebbe passare alle maniere un po’ più forti: «Far pagare subito, al momento della prenotazione, la tariffa di 22 euro per il rinnovo della carta d’identità. Una modalità “prepagata” che preferirei evitare. Sarà un rimedio estremo nel caso in cui anche l’sms-alert non dovesse funzionare».

I numeri

Intanto i numeri tornano a crescere. Nel 2020, anno del Covid, in totale sono stati rilasciati 11.341 documenti d’identità: 10.224 carte d’identità elettroniche; 1.063 carte d’identità e 54 carte d’identità per non residenti. Al 15 giugno di quest’anno siamo già a 8.371, di cui: 7.994 carte d’identità elettroniche, 396 carte d’identità e 31 carte d’identità non residenti. L’Anagrafe è già funzionante nei quattro sportelli decentrati (Grumello al Piano, Colognola, Lazzaretto e Loreto), ma per aprire gli altri tre (Redona, Celadina-Boccaleone e Città Alta) serve personale. Almeno una dozzina il rinforzo che manca. E non personale qualsiasi, fa presente l’assessore Angeloni, «ma già qualificato per quella evoluzione della pubblica amministrazione che avrà il suo punto d’arrivo nello sportello polifunzionale, dove oltre all’Anagrafe i cittadini potranno trovare altri servizi». Palafrizzoni ha preso spunto dalle buone pratiche di Parma e Cesena (da dove arriva Alessandro Francioni, il nuovo dirigente chiamato a Palafrizzoni in piena pandemia proprio per occuparsi dei progetti «di agenda digitale, servizi di prossimità al cittadino e semplificazione»).

Il «concorsone»

Entro l’estate, quindi, Palafrizzoni punta al «concorsone» per assumere . «L’obiettivo è essere attrattivi per i giovani, cambiando l’immagine del posto pubblico, in un’ottica di “assistenza al cittadino”, che deve sentirsi preso per mano e accompagnato nella burocrazia. Chi si rivolge allo sportello non è digitalizzato, e quindi va seguito ancora di più. L’obiettivo non è solo decentrare il servizio ma cambiare il metodo di lavoro». Il Piano assunzioni 2021 punta a portare nell’organigramma del Comune, entro la seconda metà dell’anno, 104 persone. Un tema che sta seguendo direttamente il sindaco Giorgio Gori (che ha la delega al Personale), che più volte ha ribadito come a Palafrizzoni «manchino più le persone dei soldi».

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