Caselle postali, nuove regole
E negli uffici è subito caos

Poste ha inviato a tutti gli uffici postali una nota in cui si fa presente che dal 20 aprile tutta la corrispondenza indirizzata alla clientela con (servizio a pagamento) dovrà essere inserita in casella postale solo se riporterà in modo chiaro, non solo ovviamente il nome del destinatario, ma anche il numero preciso della casella postale a questo intestata e l’indirizzo esatto. In assenza di tali indicazioni la corrispondenza seguirà le normali vie della distribuzione e recapito, attraverso il portalettere.

Lo rivela Gabriella Tancredi, segretario generale SLP CISL Bergamo, in una nota che sottolinea «la diffusione di un forte malumore fra la clientela, che si sta concretizzando in una forte perdita nel settore commerciale di Poste Italiane». La sindacalista si chiede «come mai tali informazioni non siano state date con precisione alla clientela all’inizio dell’anno, quando si è promosso il servizio delle caselle postali, tanto utile soprattutto alla grande clientela, come istituzioni, associazioni, organizzazioni varie e aziende più o meno grandi». La decisione – continua la nota – «getta nel caos tutti gli addetti alla corrispondenza dei diversi uffici privati e pubblici, le attività, le aziende e le grandi istituzioni sul territorio che hanno un quantitativo di clientela piuttosto ampio e per molti anche non sempre identificabile, perché in continua variazione, come ad esempio la stessa organizzazione alla quale la nostra categoria appartiene».

«In alcuni uffici della provincia, dove tale iniziativa è stata intrapresa con analoghe modalità in anni precedenti, si è avuto un calo della richiesta di apertura di caselle postali pari al 50%. E questo certamente perché per molte aziende l’apertura della cassetta permetteva di superare in un colpo solo le continue inefficienze del recapito postale, che ogni giorno di più, a Bergamo, sta producendo danni rilevanti al tessuto produttivo». «I lavoratori di Poste Italiane – prosegue il comunicato - da subito si sono inventati alcuni stratagemmi per colmare le lacune delle disposizioni e modalità operative aziendali. I responsabili degli uffici, con la collaborazione degli addetti al recapito ed alla sportelleria, si stanno prodigando per dare tempestiva comunicazione ai clienti e fintanto che questi non saranno riusciti a regolarizzare la loro posizione con la rispettiva clientela, il servizio continuerà con le vecchie modalità, evitando così tutte le inefficienze che tale iniziativa potrà produrre».

Anche il Comune di Bergamo si è già attivato per trovare un altro operatore postale che si occupi della spedizione e consegna della corrispondenza.

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