Caserme, dal Demanio ok alle nuove destinazioni

Il Demanio ha concluso l’istruttoria tecnica sulle caserme abbandonate a Bergamo e ha espresso giudizio positivo sulla destinazione da parte del Comune nel nuovo Pgt. In sostanza il Demanio ha giudicato soddisfacenti le ipotesi previste dal Piano di governo del territorio in itinere per i suoi immobili: un cambio di destinazione d’uso che li renderà appunto meno immobili e quindi pronti ad essere valorizzati. E a generare profitti. Le caserme sono quelle di sempre: la Montelungo di via San Giovanni, la Flores di via Gasparini (tra Boccaleone e Campagnola), la Colleoni, la Corridoni di via Legnano (a Redona) e poi la Scotti. Nel pacchetto anche il Diurno ovvero gli spazi sotterranei di piazza Dante. Infine una curiosità: un privato sarebbe disposto ad accollarsi il restauro della Torre dei Venti sempre di proprietà demaniale.Le destinazioni urbanistiche previste dal Pgt permettono ampie riconversioni e introiti certi per le casse demaniali. Di certo c’è ora la destinazione prevista nel Pgt: per la Scotti di via Suardi s’ipotizza del residenziale e del ricettivo con però l’obbligo di conservazione architettonica dell’immobile. Alla Corridoni dove è ipotizzato del residenziale, così come alla Flores: entrambi gli immobili sono di scarso pregio e il primo letteralmente fatiscente. Il pezzo forte è però il pacchetto Montelungo-Colleoni. Qui sono previsti spazi museali verso il lato del parco Suardi, più ricettivo, commerciale e poco residenziale su quello opposto. E se il Diurno sarà della partita, la sua destinazione saranno spazi commerciali.Palafrizzoni mira all’acquisto di parte della Montelungo da destinare a spazi museali: un’ipotesi ormai storica, al punto che qualche anno fa il Credito Bergamasco aveva stanziato 1,5 milioni di euro per la progettazione. Le cose si erano poi arenate e l’istituto di credito si è impegnato su altri fronti, come i 5 milioni recentissimamente destinati all’ampliamento dell’Accademia Carrara. (09/12/2008)

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