Castro, crolla l’ala di un edificio
Sgomberata una famiglia del centro storico

Una famiglia sgomberata a Castro per il crollo di una porzione di edificio in piazza San Giacomo, angolo via Matteotti, nel centro storico, inoltre, in via cautelativa e per garantire l’incolumità dei passanti, è stata transennata l’area antistante la casa. Nello stabile era aperto un cantiere per i lavori di ristrutturazione. Tutto è successo lunedì scorso. Verso mezzogiorno, Q. M., di origine albanese, abitante in un appartamento attiguo alla casa lesionata, ha visto il formarsi di alcune crepe nel muro, si è immediatamente recato in comune per segnalare il fatto, doppiamente preoccupato, anche perchè la moglie è incinta. Un’ora dopo circa, gli operai che stavano in quel momento lavorando all’interno, hanno visto che il muro esterno ruotava su se stesso e, di corsa, sono usciti sulla piazza. Appena in tempo per assistere al collassamento del tetto verso l’interno.Dal comune è subito partito l’allarme ai vigili del fuoco volontari di Lovere. Questi, giunti sul luogo, hanno eseguito un primo sommario sopralluogo per verificare la stabilità della struttura e, anche se non hanno verificato pericoli urgenti, hanno consigliato, in via cautelativa, lo sgombero dell’appartamento occupato dalla famiglia di Q. M. Il sindaco, Mariano Foresti, non poteva far altro che emanare un’ordinanza di evacuazione. I coniugi hanno trovato ospitalità presso parenti.L’ufficio tecnico comunale, nel frattempo, dopo un sopralluogo, ha disposto l’immediata sospensione dei lavori e la messa in sicurezza dell’edificio e dell’area circostante. La piazza San Giacomo, quella di fronte alla chiesa vecchia nel centro storico di Castro, e il tratto di via Matteotti sono state transennate e il transito, anche pedonale, è interdetto per ovvii motivi di sicurezza.L’edificio è uno dei più antichi e storici del paese, ed anche dei più belli. Era la casa della nobile famiglia Casari, estinta agli inizi del secolo scorso. E’ stato acquistato recentemente dalla ditta Trattoria Vulcano di Paola Savoldelli che aveva commissionato i lavori di restauro e risanamento conservativo all’arch. Giuseppe Morina, che ne aveva assunto anche la direzione dei lavori.Subito sono state fatte alcune ipotesi, tutte da verificare, sul come possa essere successo il crollo. L’impresa Lumina, di Pianico, appaltatrice dei lavori, stava alleggerendo alcune volte che al piano terreno reggono i piani superiori della casa e un pilastro che vi poggiava non ha più tenuto, facendo prima ruotare pericolosamente il muro maestro, che ha fatto crollare una parete interna, la quale, cadendo non ha più sorretto il tetto, che è imploso dentro la casa.(27/11/2007)

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