Cibo caro all’Expo: «Il problema c’è
Andate a cercare le offerte migliori»

Il problema dei prezzi del cibo all’Expo «è da verificare, nel senso che il problema c’è».

Lo ha detto il commissario unico dell’esposizione universale in corso a Milano, Giuseppe Sala, durante una trasmissione di Rtl 102.5, dopo le polemiche che sono montate negli ultimi giorni, con critiche ai prezzi dei ristoranti presenti.

«Non possiamo - ha detto Sala - imporre il prezzo del cibo nei padiglioni, ma faremo verifiche e consiglieremo caldamente prezzi equi».

«Dopodiché - ha aggiunto il commissario - va capito che in uno dei due ristorante giapponesi c’è uno chef stellato, ed è obiettivamente caro, l’altro è più accessibile. Il caffè ha dei prezzi variabili, da uno ai due euro, bisogna un po’ mettere a posto le cose».

«Noi non possiamo imporre i prezzi, però quello che senz’altro io farò è una verifica e poi un caldo consiglio, sennò 184 giorni non li si tiene, dopodiché è nell’interesse di tutti lavorare, quindi si adegueranno. Certo è che c’è un’offerta di tutti i tipi e bisogna anche un po’ andare a cercare le cose più economiche, ma non si può scappare a questo tema che è da valutare».

Sala ha anche parlato del suo lavoro: «Speriamo che la quotidianità sarà un po’ più facile, in questi giorni siamo ancora sotto la pressione di dover sistemare alcune cose, ma sostanzialmente la mia giornata tipo è: al mattino presto faccio un giro con la golf car nel sito per vedere i dettagli, perché da lì si parte. Se le pulizie sono state fatte bene, se quella cosa è stata riparata, se quel cartello che avevo chiesto dimettere è stato messo, quelle cose banali ma che aiutano».

«Poi riunione tecnica con i miei per vedere se i sistemi funzionano, gli ingressi, tutta una serie di misure preventive per far sì che la macchina funzioni. Lunedì ci aspettavamo una giornata con un’affluenza scarsa, invece abbiamo fatto di nuovo il pieno. Poi ci sono delle inaugurazioni come, ad esempio ieri Ferrero e Kinder più sport hanno fatto inaugurazione ufficiale, poi un giro per due,tre padiglioni, ad esempio ieri Francia e Slow Food, per vedere le cose che non vanno, e via così».

«È molto utile - ha concluso - essere in giro per il sito, ad esempio ieri ero fuori dal Padiglione Zero, ad esempio ieri è arrivata una scolaresca che mi ha chiesto di fare da cicerone, e io l’ho fatto. Poi ieri è finita con il calcio d’avvio alla partita di Zanetti, giornata lunga ma ricca di soddisfazione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA