Ciclomotori, niente bollo per il 2014
«Chi ha già pagato sarà rimborsato»

La Regione rilancia l’operazione «Zero bollo». Il presidente ha sottolineato come già da quest’anno 350 mila fra ciclomotori e microcar con cilindrata fino a 50 centimetri cubi sono totalmente esentati dal pagamento della tassa. Chi ha già pagato sarà rimborsato.

La Regione rilancia l’operazione “Zero bollo”. Il presidente Roberto Maroni, nella conferenza stampa post giunta, ha sottolineato come già da quest’anno 350 mila fra ciclomotori e microcar con cilindrata fino a 50 centimetri cubi sono totalmente esentati dal pagamento della tassa.

PREMIO PER CHI NON INQUINA - «Questi mezzi hanno una particolarità - ha spiegato il presidente - in quanto pagano il bollo non come tassa di possesso, ma di circolazione. Per cui chi possiede un motorino, ma non lo usa, non paga. Questi sono mezzi che inquinano meno delle grosse auto e quindi, come abbiamo fatto esentando dalla tassa di circolazione chi sostituisce i veicoli inquinanti, abbiamo deciso di proseguire premiando chi utilizza mezzi di trasporto che rispettano l’ambiente. Il bollo per i ciclomotori ammonta a 22 euro, a 50 euro per le microcar».

RIMBORSO PER CHI HA GiA’ PAGATO - Il presidente ha spiegato che si è pensato anche a chi ha già pagato la tassa: «Riceveranno un bonus - ha detto - studieremo la forma che potrà essere un buono benzina o altro, ma l’importante è che dal 2014 questi ciclomotori di cittadini residenti in Lombardia siano esenti dal pagamento». Il presidente ha aggiunto che servirà un provvedimento di legge previsto in concomitanza con l’assestamento di bilancio di giugno.

TASSE RIDOTTE DI OLTRE 100 MILIONI DI EURO - «Complessivamente - ha concluso il presidente - la riduzione di imposte per i lombardi in questo anno assomma a più di 100 milioni di euro: 12 milioni per esentare dal bollo i veicoli a basso impatto ambientale euro 4 e euro 5; 8 per i ciclomotori fino a 50 cm3; 30 per esentare dall’Irap le imprese innovative e 54 per abolire il pagamento del ticket per i farmaci di fascia A 800 mila persone grazie all’introduzione dei costi standard in sanità».

«Questo - ha precisato il governatore - nonostante i tagli che vengono dal Governo e le restrizioni dei bilanci cui sono obbligate le Regioni, ma è uno sforzo che facciamo volentieri perché aiuta imprenditori, giovani, famiglie e anziani».

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