Condizionatori, occhio alla bolletta
Cinque consigli per risparmiare

Il 7 luglio, sotto la morsa del caldo, la sala controllo di Terna rilevava lungo i tralicci dell’alta tensione la bellezza di 54.300 megawatt di potenza elettrica. Un primato. Quando l’estate è al culmine, ogni grado di temperatura in più significa una crescita della domanda fra gli 800 e i mille megawatt. Ecco cinque consigli sul raffrescamento domestico, per usare i condizionatori limitando il consumo di energia con benefici per l’ambiente e un risparmio in bolletta, ma senza rinunciare al comfort.

A offrirli è MCE Lab, l’osservatorio sul vivere sostenibile promosso da Mostra Convegno Expocomfort. La prima regola riguarda l’acquisto del condizionatore, che deve essere dimensionato all’ambiente in cui sarà inserito. Un apparecchio sovradimensionato, infatti, non porta ad un comfort maggiore ma aumenta i consumi. Per l’installazione, l’apparecchio e gli split vanno posizionati al riparo dalla luce del sole, perché un’esposizione diretta può provocare una riduzione dell’efficienza dell’apparecchio.

Una volta in funzione, il termostato va regolato a una temperatura che non superi i 6-7 gradi di differenza rispetto alla temperatura esterna, in modo da non affaticare il condizionatore e limitare il consumo energetico, evitando anche i forti sbalzi di temperatura. Importante poi la manutenzione, da fare almeno una volta all’anno, perché i filtri sporchi possono ridurre l’efficienza e favorire la proliferazione di batteri.

L’ultimo consiglio è sul raffrescamento passivo. Esistono accorgimenti che consentono di abbassare la temperatura della casa, come creare una ventilazione naturale e razionalizzare l’uso degli elettrodomestici che producono calore quali frigorifero, computer e apparecchi per l’illuminazione, spegnendoli quando non necessari e garantendo una buona circolazione dell’aria intorno ad essi.

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