Covo: per l’assegnazione degli alloggi anche la badante è una «di famiglia»

Il Consiglio comunale di Covo ha approvato un nuovo regolamento per l’assegnazione degli otto alloggi comunali. Tra le modifiche al precedente, la considerazione dell’eventuale badante che assiste un anziano come componente del nucleo familiare. Il riconoscimento è importante per l’assegnazione di minialloggi per due persone, per i quali prima veniva considerato solo il vincolo di parentela. Ora c’è una possibilità in più.Il limite di reddito ISE oltre il quale non si puo’ fare domanda di assegnazione degli alloggi e’ di 13 mila euro annui mentre un po’ di discussione c’e’ stata per decidere gli anni minimi di residenza a Covo necessari per partecipare al bando. Nel vecchio regolamento, quello del 1982 si parlava di tre anni di residenza a Covo con il requisito della cittadinanza italiana. Nel nuovo si chiedono almeno 10 anni di residenza a Covo, senza distinzione di cittadinanza e di età. «I 10 anni sono un tempo ritenuto sufficiente anche come forma di partecipazione alla vita del paese e anche delle tasse comunali pagate», dice il sindaco Redondi. Ma l’opposizione è rimasta contraria: aveva proposto 5 anni.

Il regolamento passa adesso alla fase attuativa anche perché un alloggio degli 8 comunali può essere messo già in assegnazione. Si farà una graduatoria che terrà conto di diverse variabili: condizioni economiche, disabilità, malattia... A parità di punteggio la casa verra’ assegnata a chi è piu’ anziano mentre nel vecchio regolamento si procedeva con il sorteggio.

(06/07/2005)

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