Cresce la fila allo sportello del banco dei pegni

Cresce il numero di persone che si rivolge al banco dei pegni, allo sportello in via Brigata Lupi: ogni anno le operazioni allo aumentano del 7-8% e nel giro di sette anni sono stati impegnati circa 2.000 oggetti. Il martedì e il giovedì sono i giorni in cui allo sportello si presentano persone di ogni fascia: studenti che devono pagare la retta universitaria, padri di famiglia che non riescono a coprire la retta del mutuo, pensionati che non arrivano alla fine del mese e anche donne e uomini col vizio del gioco e perennemente in bolletta. Sono i nuovi poveri che portano al banco gli ori di famiglia, gioielli che spesso significano ricordi importanti. In cambio ricevono soldi: 5 euro ogni grammo d’oro che devono restituire a un interesse del 6,5%. Questo piccolo bunker sotterraneo per molti è un’ancora di salvezza. Raramente i beni impegnati finiscono all’asta: in nove casi su dieci, l’oro viene riscattato, oppure la polizza rinnovata.(17/11/2007)

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