Culto islamico, l’assessore Angeloni
«Un luogo decentrato nel prossimo Pgt»

«Continua la relazione con le comunità islamiche» l’assessore del Comune di Bergamo Giacomo Angeloni prosegue nel lavoro di mediazione con le delegazioni delle circa 10mila persone di fede islamica presenti in città, alla ricerca di una soluzione che garantisca la pratica del culto musulmano.

«Continua la relazione con le comunità islamiche» l’assessore del Comune di Bergamo Giacomo Angeloni prosegue nel lavoro di mediazione con le delegazioni delle circa 10mila persone di fede islamica presenti in città, alla ricerca di una soluzione che garantisca la pratica del culto musulmano.

“L’amministrazione intende individuare, – prosegue Angeloni – in sede di revisione del prossimo Piano di Governo del Territorio, un luogo decentrato che non pesi sul tessuto sociale dei quartieri. Per questo motivo l’amministrazione sconsiglia sia alle stesse comunità che ai proprietari di immobili di innescare inutili preocupazioni nei cittadini, specialmente nei quartieri in cui si registra una più alta concentrazione di individui di fede islamica, sottoscrivendo contratti d’affitto per luoghi di culto che sarebbero poi facilmente impugnabili.”

“L’individuazione di un luogo di culto per le comunità islamiche – spiega Sergio Gandi, assessore alla sicurezza – è divenuta ancor più urgente per via dalla recente sentenza del Tar della Lombardia che ha rimarcato la necessità, in sede di redazione del PGT, di promuovere la realizzazione di attrezzature di interesse comune, destinate a servizi religiosi anche agli enti di altre confessioni religiose oltre a quella Cattolica. Nel frattempo la situazione è monitorata in modo costante: ogni eventuale violazione di legge ed ogni iniziativa che prefiguri abusi o illeciti, sia amministrativi che penali, sarà immediatamente sanzionata.”

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