Daniel, 8 anni, una malattia
ha spento la sua voglia di vivere

Il cielo è gravido di pioggia, nessuno ha voglia di parlare. A Dorga, la frazione di Castione ai piedi del Monte Pora, il pensiero di tutti è per Daniel, per il dolore straziante della sua famiglia. Per un sorriso che si è spento troppo presto.

Il cielo è gravido di pioggia, nessuno ha voglia di parlare. A Dorga, la frazione di Castione ai piedi del Monte Pora, il pensiero di tutti è per Daniel, per il dolore straziante della sua famiglia. Per un sorriso che si è spento troppo presto, quando la vita dovrebbe sbocciare gioiosa, come le calle scelte per i manifesti a lutto affissi in paese, vicino ai quali molti si soffermano attoniti.

Daniel Ferri, 8 anni, è morto mercoledì 11 giugno a Milano, dove era ricoverato per una patologia renale che lo ha accompagnava da tempo, rivelatasi purtroppo inesorabile dopo l’ultimo ricovero, circa una settimana fa, alla Clinica De Marchi di Milano, specializzata per le cure nefrologiche.

Daniel Viveva con la famiglia in via Circonvallazione, insieme alla mamma Alys, di origine cubana, al papà Diego, titolare in paese di un’avviata impresa di scavi e trasporto inerti, e alla sorellina Nicole di due anni più piccola.

A sostenere Daniel con tante premure c’erano i nonni Gianni e Tina, ma abbracci e coccole arrivavano anche da oltreoceano, dai nonni Braulio e Milsida che vivono a Cuba, dove Daniel si era recato in diverse occasioni.

“L’alternanza di ricadute e speranze - racconta il papà - non hanno mai intaccato la sua voglia di vivere. A fine aprile abbiamo festeggiato il suo compleanno, ha concluso con buoni voti la seconda elementare e ha sempre partecipato alle varie attività, con il contagioso entusiasmo dei bambini della sua età. Amava tantissimo lo sci, che praticava con impegno”.

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