Delitto di Capriate, la moglie dell’operaio resta in carcere

Resta in carcere Angela De Martino, la moglie di Mario Vitali, l’operaio ucciso davanti ai garage della propria abitazione di Capriate alla fine di gennaio mentre rientrava a casa dopo il turno di lavoro alla Dalmine. Il Tribunale del riesame ha respinto la richiesta avanzata dal legale della donna - l’avvocato Matteo Acquaroli - sostenendo che Angela De Martino non può lasciare il penitenziario perché esiste il pericolo di reiterazione del reato. Di fatto il Tribunale ha confermato la tesi che era stata avanzata dal gip, di una persona socialmente pericolosa.

L’esecutore materiale del delitto è il cognato della vittima - il fratello di Angela De Martino - che durante gli interrogatori aveva confessato, assumendosi la responsabilità dell’omicidio. De Martino aveva cercato di scagionare la sorella, escludendo un suo coinvolgimento: ma la tesi non aveva convinto gli inquirenti, né il gip, né ora il Tribunale del riesame.

Il delitto era maturato nell’ambito di rapporti difficili tra la vittima, la moglie e i familiari di lei, in particolare il fratello.

(26/02/2005)

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