Donna morta dopo l’operazione
Il marito: «Ora voglio la verità»

Non se la sente di parlare il marito di Grazia Maria Bresolato, è troppo scosso dal dolore della perdita della moglie. Ma una cosa, Francesco Lando, la pretende: «Voglio la verità e la voglio in fretta», dice al telefono con la voce strozzata .

Non se la sente di parlare il marito di Grazia Maria Bresolato, è troppo scosso dal dolore della perdita della moglie. Ma una cosa, Francesco Lando, la pretende: «Voglio la verità e la voglio in fretta», dice al telefono con la voce strozzata chiedendo, poi, che venga rispettato il suo silenzio.

L’uomo vuole sapere che cosa sia successo alla moglie, 42enne, sottoposta a un intervento di mini bypass gastrico al Policlinico di Ponte San Pietro lo scorso 22 novembre e morta nella notte di sabato 30 all’ospedale di Dolo, in provincia di Venezia. Per scoprire che cosa abbia ucciso la compagna, mamma di un bimbo di quattro anni, ha nominato un legale, l’avvocato Alessandro Meneghini del foro di Padova, che dichiara: «Solo l’autopsia potrà darci le indicazioni per stabilire come muoverci».

Anche la Procura di Venezia vuole vederci chiaro e lunedì 2 dicembre ha aperto un’inchiesta a carico di ignoti. Nei prossimi giorni il sostituto procuratore che segue le indagini. Invoca la verità Francesco Lando ed era stato proprio lui, concluso l’intervento chirurgico, a chiedere che la moglie restasse ricoverata un giorno in più.

Martedì 26 novembre la mamma era stata rimandata a casa, ma ben presto aveva accusato malori. Giovedì notte si era sentita male. La guardia medica dell’ospedale di Dolo aveva consigliato di somministrare una forte dose di analgesico a base di paracetamolo per calmare i dolori e la febbre. La cura non era servita a nulla e la sera dopo le condizioni della donna erano precipitate. Emorragia interna durante il trasporto in ospedale, coma, un disperato intervento chirurgico e la morte sabato 30.

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