«È il miracolo di Natale»
Si chiama Emma la bimba rinata

Non ha ancora compiuto 4 mesi di vita, e a guardarla mentre finalmente dorme placida tra le braccia della mamma, proprio non si direbbe che Emma, uno scricciolo, abbia lottato come una leonessa per restare viva.

Non ha ancora compiuto 4 mesi di vita, e a guardarla mentre finalmente dorme placida tra le braccia della mamma, proprio non si direbbe che Emma, uno scricciolo, abbia lottato come una leonessa per restare viva, per superare una malformazione cardiaca e i pesanti postumi di due delicatissime operazioni, per riuscire a respirare da sola.

I suoi polmoni che non sono grandi più di un pugno, dopo quasi tre settimane attaccata a un’apparecchiatura che le ossigenava il sangue, in circolazione extracorporea.

Ora, dopo mesi in ospedale, Emma è guarita e quindi rinata proprio a Natale. Il più grande regalo per mamma e papà. «Io ancora non credo di poterla tenere in braccio, da quando è nata l’ho sempre accarezzata tra tubi e macchine – dice la mamma Dominga, 32 anni, commerciante, di Chiesa di Valmalenco, in provincia di Sondrio, mangiandosela d’affetto con gli occhi e con lei il papà, Luca Capitani, 39 anni –. Anche i medici lo hanno ripetuto più volte: Emma è qui tra noi perché ha voluto restare al mondo con ogni sua fibra. E, a essere sincera, da quando finalmente è tornata a casa, dopo lunghissimi mesi trascorsi in ospedale anch’io mi sono convinta che questa bambina ha una forza quasi sovrumana».

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