È morta Giuseppina Cazzaniga
Una vita dietro le quinte coi burattini

Per anni ha diviso la vita e la «baracca» con il marito Benedetto Ravasio, scomparso nel dicembre 1990 e del quale in queste settimane ricorre il centenario della nascita.

Una vita passata dietro le quinte a cucire i costumi per i burattini ma anche a muovere sapientemente quella Colombina protagonista imprescindibile del teatro d’animazione. Giuseppina Cazzaniga è morta nella notte tra sabato e domenica nella sua casa di Bonate Sotto: aveva 98 anni, compiuti domenica 2 agosto.

Era lei la custode delle teste di legno, lei la sarta che ritagliava e cuciva loro abiti e copricapi, lei la cassiera che fissava spettacoli e tariffe e che con piglio casalingo assicurava l’incasso per mandare avanti la famiglia. Lo aveva raccontato a L’Eco di Bergamo in un’intervista del 2007, in occasione del suo 90° compleanno.

E soprattutto era lei a dar voce e movenze alla Colombina. «Appena la guardavo mi veniva la sua voce. Mi sentivo lei». Dotata di una memoria davvero prodigiosa (fino a poche settimane fa, quando le sue condizioni si sono aggravate, recitava a memoria interi canovacci), dopo la scomparsa del marito si era dedicata insieme ai figli alla Fondazione Benedetto Ravasio, con il compito di portare avanti quella tradizione del teatro di figura che l’ha vista protagonista per buona parte del secolo scorso.

Ogni anno non mancava alla consegna del premio dedicato alla memoria del marito e rivolto ai burattinai emergenti.

I funerali saranno celebrati martedì 11 agosto alle 16 nella chiesa parrocchiale di Bonate Sotto.

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