Era stato arrestato 4 volte per truffa il nonno «adottato», scomparso e ritrovato

Chi l’avrebbe mai detto che Giorgio Angelozzi, il nonno ottantenne «adottato» dalla famiglia Riva di Spirano, in passato era stato adottato anche dalla grande famiglia delle forze dell’ordine. E’ emerso, infatti, che il simpatico e affabile anziano - scomparso dopo aver emesso assegni risultati rubati, e rintracciato in una casa di riposo di Milano - era già stato arrestato altre quattro volte per reati contro il patrimonio.

Era accaduto nel 1977, nel 1980, nel 1983 e nel 1998.Ai carabinieri, che lo hanno trasferito nella caserma di Treviglio, dove è sottoposto ad accertamenti, l’uomo ha fornito la sua versione dei fatti soprattutto in merito ai due assegni dell’importo complessivo di seimila euro, consegnati alla famiglia di Elio e Marlina Riva per pagare alcune spese arretrate, e risultati rubati ad Alessandria. Angelozzi avrebbe raccontato di aver trovato il blocchetto degli assegni nella tasca di un vestito che gli era stato regalato dalla famiglia di Alessandria presso la quale, per 25 giorni, aveva trovato ospitalità dopo essersi allontanato da Spirano. Un alloggio, quello piemontese, che Angelozzi aveva trovato fra gli indirizzi di coloro che si erano resi disponibili ad «adottarlo» dopo il suo appello lanciato, attraverso la tv e i giornali, nel settembre del 2004. I reati contestati ad Angelozzi sono ora di furto, falso ideologico, falso materiale e truffa. Agli investigatori l’uomo é apparso comunque lucido e pienamente consapevole di quanto accaduto. Proprio la coscienza di aver combinato alcuni «guai», come lui li ha definiti, sarebbe stata all’origine della decisione di allontanarsi dai Riva.

Per una decina di giorni, Giorgio Angelozzi non aveva più dato notizie di sè, finchè è stato rintracciato nella residenza per anziani «Virgilio Ferrari» di via dei Panigarola a Milano. Se n’era andato, dopo aver consegnato alla famiglia bergamasca due assegni, per pagare i propri debiti, assegni risultati poi sottratti ad Alessandria.

L’ ottantenne era stato identificato dalla direzione sanitaria in quanto risultava come ospite, dopo aver letto sui giornali la notizia della sua scomparsa. Subito è stato avvisato l’ assessore ai Servizi Sociali del Comune, Tiziana Maiolo, che si è recata, con un avvocato, nella residenza per anziani, raggiunta poi anche dai carabinieri di Treviglio e della stazione di Urgnano, che se lo sono portati in caserma.

Ed è appunto lì, che gli è stato mostrato il «curriculum» giudiziario, che adesso si è ulteriormente arricchito.

(16/06/2005)

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