Expo, 8.000 soccorsi in tre mesi
Mantovani: sistema sanità efficiente

La Regione ha diffuso i dati del soccorso sanitario all’Esposizione Universale di Milano dal 1° maggio a oggi.

«Ben 3.476 persone soccorse nell’area della manifestazione, con una media di 33 al giorno; 4.672 accessi ai Punti di Primo intervento, di cui 2.676 visitatori che si sono autopresentati, per circa una media di 60 persone assistite giornalmente; di questi, ogni giorno, circa 6 vengono trasportati in un Pronto soccorso per effettuare ulteriori accertamenti: tutti gli altri, dopo la visita presso i presidi di Regione Lombardia, hanno proseguito la visita. Questi sono i numeri che rappresentano il volume di attività dal personale sanitario e soccorritore messo appositamente a disposizione per Expo; un sistema che sta dando prova di grande efficienza».

Così ha dichiarato Mario Mantovani, vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia, commentando le attività sostenute a supporto dei visitatori e degli operatori impegnati quotidianamente all’interno della grande area espositiva alle porte di Milano. In vista di Expo, Regione Lombardia aveva, infatti, lanciato un Piano straordinario salute Expo con la previsione di molteplici azioni ed interventi di carattere strutturale ed organizzativo: 31 milioni per l’edilizia sanitaria, 4 milioni per l’assunzione di 87 unità di personale a tempo determinato per le Asl; 2 milioni per il potenziamento dei Pronto Soccorso nell’area della Provincia di Milano; definizione di protocolli per la gestione delle emergenze di sanità pubblica e per attività di sorveglianza per la prevenzione ed il controllo delle malattie infettive; collaborazione con l’Ospedale Sacco quale centro di riferimento per le emergenze infettivologiche; potenziamento del presidio di via Rugabella a Milano; sinergia con le farmacie per attività di informazione a tutti i turisti.

In particolare Regione Lombardia aveva previsto l’attivazione di Punti di Primo Intervento lungo il Decumano, con la presenza fissa di medici di Pronto soccorso, Continuità assistenziale, Pediatri e Infermieri messi a disposizione da ospedali e Asl milanesi, oltre ad Automediche con medici e infermieri del Servizio di Emergenza Territoriale 118 provenienti da tutte le province, nonché ambulanze e squadre di soccorritori (appiedati, in bicicletta e su automobili elettriche) forniti dalle Associazioni di Volontariato di tutta la Regione, in numero variabile in funzione dell’affluenza prevista nelle varie giornate. «Per tale attività - ha sottolineato Mantovani -, Areu ha complessivamente coinvolto e coordinato qualche migliaio di Operatori del Sistema di Emergenza Urgenza Regionale».

«Dall’inizio dell’esposizione Regione Lombardia ha inoltre sviluppato un sistema di sorveglianza integrata davvero innovativo che mette a confronto i dati relativi agli accessi ai PS o ai Punti di Primo Intervento rispetto a quelli registrati nella settimana precedente. Un gruppo di professionisti che costituisce il NEI (nucleo di epidemic intelligence) di Regione Lombardia valuta quotidianamente questi segnali. L’obiettivo - ha sottolineato Mantovani - e’ quello di registrare eventuali anomalie, evidenziate dal superamento di soglie di allerta per più di due giorni consecutivi, così da intervenire tempestivamente con azioni preventive e di contenimento sul fronte infettivologico».

«Dall’inizio della manifestazione non si è mai registrato il superamento di alcuna soglie di allerta. I dati sono poi mensilmente pubblicati sul sito della Direzione Generale Salute di Regione Lombardia e da tutti verificabili e consultabili». «Expo - ha concluso l’assessore Mantovani - si sta confermando una straordinaria esperienza per Milano, la Lombardia e l’intero Paese. Certamente la garanzia offerta sul piano sanitario da Regione Lombardia, in collaborazione con la società Expo, sia nella capacità di intervento che in quella di prevenzione, sta contribuendo a sostenere la necessaria serenità e tranquillità, e di questo ne siamo lieti».

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