Festa della Repubblica nel segno della Costituzione

Anche Bergamo ha festeggiato oggi, alla presenza del ministro dei Lavori Pubblici Antonio Di Pietro in rappresentanza del Governo, i 60 anni della Repubblica. All’inizio della cerimonia in piazza Vittorio Veneto - accompagnata da brani musicali eseguiti dalla Fanfara Città dei Mille - dopo lo schieramento dei reparti, dei gonfaloni, dei labari e dei medaglieri è stato letto il messaggio del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Il presidente ha sottolineato tra l’altro che questa festa è una occasione fondamentale per ricordare come la scelta della Repubblica debba trovare continuità nell’attività di ciascuno di noi, e ha sollecitato il massimo impegno per far crescere la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.Il sindaco di Bergamo, Roberto Bruni, è intervenuto parlando della nascita e del ruolo della Costituzione, una Carta che ha saputo essere attuale fino a oggi perché nata da un compromesso fra parti diverse, dimostrando capacità di adattamento. Senza parlare esplicitamente del prossimo referendum, Bruni ha sottolineato come la prima parte della Costituzione non debba essere modificata: ma non si può cambiare la seconda parte ignorando le conseguenze che questo avrebbe per la prima parte della Carta. Ogni modifica deve erre fatta preservandone lo spirito ispiratore.Intervento dedicato sempre alla Costituzione anche quello del Prefetto di Bergamo, Cono Federico, che l’ha definita «la nostra stella polare». L’assessore alla Cultura della Provincia, Tecla Rondi, intervenuta a nome del presidente Valerio Bettoni, si è invece soffermata sul tema delle autonomie locali.(02/06/2006)

© RIPRODUZIONE RISERVATA