Fiamme all’azienda chimica Borregaard Attimi di paura per la gente di Madone

Allarme a Madone tra la gente del paese, le forze di polizia e gli amministratori comunali, per un principio di incendio in un bacino di contenimento di un serbatoio dell’azienda chimica Borregaard Italia. La nuvola di fumo causata dalle fiamme non dovrebbe comunque aver provocato inquinamento: l’incidente è stato limitato e non ha creato danni alle persone e all’ambiente. Per precauzione è stata chiusa al traffico per un quarto d’ora la via Carso, dov’è situata la ditta, e sul posto sono arrivati soccorritori e forze dell’ordine.
L’incidente si è verificato appena prima delle 14 nella Borregaard Italia, azienda di chimica fine di proprietà della società norvegese «Orkla» che dal 28 febbraio ha cessato la produzione. Da inizio marzo è in corso un lavoro di bonifica degli impianti e dei serbatoi che contenevano materiale chimico. Circa 70 persone sono state messe in mobilità e in cassa integrazione. In azienda è rimasta una decina di dipendenti proprio per seguire i lavori di bonifica e le problematiche collegate alla chiusura di questa azienda che è arrivata a Madone (allora si chiamava Brichima) a metà degli anni ’60.

L’incendio si è sviluppato proprio durante le operazioni di bonifica di un serbatoio, improvvisamente e per cause ancora da accertare è scoppiato un incendio nel bacino di contenimento del grosso cilindro vuoto della capienza di circa 150 mc. I due operai che stavano effettuando la bonifica, dipendenti di una cooperativa, hanno dato l’allarme e sono fuggiti mentre si sono alzate fiamme alte e un fumo denso e nero visibile da una notevole distanza. Subito è intervenuta la squadra antincendio dell’azienda che in una decina di minuti è riuscita ad avere ragione delle fiamme. Subito dopo sono arrivati i Vigili del Fuoco di Bergamo con un’autobotte, l’auto pompa serbatoio e il mezzo N.B.C.R. (Nucleo Bilogico Chimico Radioattivo). Alla Borregaard sono arrivati i Carabinieri della stazione di Brembate, i tecnici dell’Arpa (Azienda regionale per l’ambiente) e il responsabile dell’unità prevenzione infortuni luoghi di lavoro dell’Asl di Bergamo. Sul posto anche gli amministratori del comune di Madone. Grande allarme, ma per fortuna senza conseguenze.

(08/06/2005)

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