Filago, l’addio a Claudio e Umberto
«Fatto tragico di grande dolore»

Sabato 9 novembre Filago ha dato l’ultimo saluto a Claudio e Umberto. É stato il giorno dell’addio per la comunità bergamasca, che ha abbracciato per l’ultima volta Umberto e Claudio Pavesi, morti a Pontida.

Sabato 9 novembre Filago ha dato l’ultimo saluto a Claudio e Umberto. É stato il giorno dell’addio per la comunità bergamasca, che ha abbracciato per l’ultima volta Umberto e Claudio Pavesi, morti in un incidente giovedì mattina a Pontida, quando un treno in corsa ha travolto un’ambulanza a un passaggio a livello rimasto aperto.

Nella chiesa parrocchiale di Filago ha celebrato le esequie don Ferruccio Garghentini: tantissima la gente che ha partecipato ai funerali. Le persone erano stipate nella chiesa ma anche sul sagrato. Affranta nel dolore Iveliana Kamenova Mincheva detta Iva, 42 anni, originaria di Sofia, moglie di Claudio e nuora di Umberto.

In chiesa anche il gonfalone della Regione a lutto oltre ai tre sindaci di Pontida, Bracca e Filago che hanno partecipato alle esequie, insieme a un rappresentante di Rfi e del direttore generale della Casa di riposo San Mauro dove l’ambulanza era diretta prima del tragico incidente. «La nostra comunità è profondamente scossa per quanto è accaduto ed è accorsa numerosissima in questa chiesa per portare un’ultima preghiera a Claudio ed Umberto, oltre che per incontrare i familiare delle due vittime» ha detto il parroco durante la cerimonia. E ha continuato: «Umberto era molto conosciuto a Filago, per la sua lunga attività, svolta in paese a contatto con gli abitanti. Anche Claudio era vicino al nostro paese per il suo generoso servizio in parrocchia».

Momenti di grande commozione e dolore in questo pomeriggio di preghiera: «A volte accadono fatti improvvisi, violenti e tragici - ha detto ancora don Garghentini - che aprono nel cuore ferite e strappi dolorosi». Al termine delle esequie i due feretri sono stati trasportati nel cimitero di Filago: sono stati tumulati vicino alla tomba di Diana, moglie e mamma di Umberto.

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Eco di Bergamo I funerali di Filago