È stato travolto da terra e pietre che l’hanno colpito mentre si trovava dentro una buca per posare le tubature della fognatura in un cantiere della metropolitana di Milano. È morto così: schiacciato da pesante terriccio nella parte inferiore del corpo Giuseppe Bonaita, 63 anni di Martinengo, della località Cortenuova di Sopra. Insieme al fratello e ai nipoti quotidianamente si recava nella metropoli per lavorare a uno scavo per conto della ditta Edil F.a.s. di Dalmine.
Ieri mattina, intorno alle 11, Giuseppe Bonaita uscendo dalla buca profonda due metri e mezzo dove stava sistemando dei raccordi per le tubature, ha notato in fondo allo scavo un varco che andava coperto. È ridisceso per posizionare un tavolato. È a quel punto che, improvvisamente, il fratello e i nipoti che lavoravano lì vicino hanno sentito le sue grida: era sepolto sotto mezzo metro di terriccio che gli ha provocato ferite gravi. Gli altri operai l’hanno subito liberato, ma le sue condizioni erano disperate: a nulla sono serviti i tentativi di rianimarlo. È spirato intorno a mezzogiorno tra le braccia dei parenti.(13/07/2007)
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