Giovani e incidenti un’epidemia silenziosa

Stefano Pelliccioli, presidente dell’Associazione amici traumatizzati cranici - realtà bergamasca che lo vide tra i fondatori, una decina d’anni fa, e segretario nazionale della federazione omonima - mercoledì mattina, 18 ottobre, incontrerà gli studenti all’auditorium del Collegio vescovile Sant’Alessandro: spiegherà loro che la morte su strada, a causa di incidenti stradali, è una vera e propria epidemia silenziosa che miete qualcosa come settemila vittime l’anno, per lo più giovani e giovanissimi. L’incontro rientra in una vera e propria campagna di sensibilizzazione sui problemi del trauma cranico, nonché di prevenzione degli incidenti stradali, in cui Pelliccioli crede davvero. Da qui il suo impegno, che lo porta un po’ in tutta Italia. «Nonostante la superficialità che talvolta contraddistingue i nostri legislatori – spiega Stefano Pelliccioli – per fortuna abbiamo trovato sulla nostra strada tanti amici che ci sostengono, che capiscono le nostre difficoltà, che credono in ciò che facciamo e che ci aiutano ad andare avanti». Il pensiero va immediatamente a Valentino Rossi, testimonial storico dell’associazione bergamasca, ma anche ai tanti, illustri personaggi o gente comune, che hanno sposato la causa dell’associazione.(16/10/2006)

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