Il primario morto in Bielorussia
«Luciano era un tipo tosto»

«Luciano era un tipo tosto, non voleva che i progetti restassero semplici sogni e si impegnava a realizzarli nel concreto. Era uno che ci credeva, non potevi non aiutarlo ad aiutare».

Lo spirito generoso di Luciano Festa - il medico di Gazzaniga responsabile della Radiologia dell’ospedale di Alzano morto domenica 12 ottobre in un drammatico incidente ferroviario in Bielorussia - è condensato nel ricordo di Ermete Seghezzi del «Forum per i diritti dei bambini di Chernobyl» - Comitato di Bergamo.

Seghezzi era fra quanti hanno ricevuto (già a bordo dell’aereo per il rientro in Italia) la telefonata del direttore dell’Istituto di Belenici (dove avevano concluso sabato il loro soggiorno in Bielorussia) che informava del tragico schianto avvenuto a 30 chilometri da Minsk.

«Luciano era uno di noi, metteva a disposizione dei bambini le sue elevate competenze. Era prezioso quale consulente per le schede mediche legate ai soggiorni in Italia, ma altrettanto era un punto di riferimento attivo e fattivo».

Il comitato di Bergamo dell’associazione «Forum per i diritti dei bambini di Chernobyl» ha sede a Vertova, in via Albertoni. È nato nel 2000, grazie all’impegno di diversi volontari che hanno deciso di impegnarsi direttamente per progetti di ospitalità in Italia di bambini bielorussi di età compresa tra i 6 ei 16 anni, ma anche in interventi di solidarietà per strutture bielorusse.

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