Il Serio «copre» un terzo della provincia
Risorsa imprescindibile e da difendere

Il Serio è una risorsa della quale la Bergamasca non potrebbe fare a meno. Il fiume e il suo bacino occupano un terzo del territorio di tutta la provincia.

È risorsa idroelettrica, irrigua, di depurazione, turistica-ricreativa. Una ricchezza che deve essere conosciuta e tutelata. Il progetto «Bi.O.S. - Biodiversità Orobica in Val Seriana» promosso dal Parco delle Orobie bergamasche e Provincia ha approfondito e illustrato diversi elementi studiando in particolare, nel corso degli ultimi quattro anni, la Val Sanguigno e la zona dell’alta valle.

Lungo l’asta del fiume per ben 28 volte il Serio viene «turbinato», le sue acque vengono utilizzate cioè dalle centraline idroelettriche, causando altrettanti salti che vanno ad interferire con l’equilibrio ambientale.

Il Serio non esaurisce la sua importanza lungo la valle in cui scorre, ma le sue acque si disperdono nella pianura, attraverso le deviazioni controllate dal Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca, in un’area di ben 80 mila ettari in cui si trovano 108 comuni. Inoltre le acque del fiume vengono utilizzate negli impianti di depurazione di 11 comuni.

Tra le varie azioni possibili per difendere il reticolo – è stato spiegato – c’è il mantenimento del deflusso minimo vitale (Dmv) che la normativa stabilisce nel 10% della portata del corso d’acqua. Gli interessi di aziende però premono per un maggiore prelievo.

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