Il vescovo mons. Beschi ai detenuti:
«Ogni mattina pregherò per voi»

Per la prima volta il vescovo mons. Francesco Beschi ha varcato le porte del carcere di via Gleno per celebrare la Pasqua con i detenuti. Un incontro particolarmente sentito, carico di commozione. Ad accogliere il vescovo, il direttore della casa circondariale Antonino Porcino, i cappellani don Resmini e don Balducchi, il comandante della Polizia Penitenziaria Antonio Ricciardelli con gli agenti del carcere, oltre a numerosi operatori e volontari. Mons. Beschi ha celebrato la santa messa nella chiesa dell'istituto penitenziaria e, all'omelia, ha ricordato un episodio particolare riguardante la sua presenza a Brescia. «Là abitavo vicino al carcere - ha detto -, aprivo la finestra e vedono i muri e le inferriate. Ho promesso ai detenuti che tutte le mattine li avrei ricordati con una preghiera e così ho sempre fatto. Ora mi farò dire da dove porter vedere questa casa circondariale dal colle di Città Alta e da lì ogni mattino reciterò una preghiera per voi».

Dopo la liturgia, mons. Beschi ha anche visitato i detenuti dalla terza sezione reclusi in regime di isolamento. Un detenuto ha portato i saluti e i ringraziamenti al vescovo. «Grazie per aver pensato anche a noi - ha detto il carcerato -, vogliamo anzitutto unirci al cordoglio per i luttuosi eventi che hanno colpito la terra d'Abruzzo. Anche se qui le tragedie del mondo son solo echi distanti. Qui non è "pianto e stridor di denti" ma solo un posto dove riflettere sui nostri errori». E infine una richiesta «di continuare ad aiutarci e sostenerci attraverso la chiesa che da tempo c'è cara e vicina».

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