In Regione la Giornata della memoria per ricordare le vittime della criminalità

La Regione Lombardia, con una cerimonia solenne nell’Aula consiliare, dove sono intervenuti il presidente della Regione Roberto Formigoni e il Presidente del Consiglio regionale, Attilio Fontana, ha celebrato oggi per la prima volta la «Giornata della memoria», per ricordare i cittadini vittime della criminalità e i rappresentanti delle forze dell’ordine caduti nell’adempimento del dovere.

La celebrazione è stata istituita con una legge regionale del 2004. La legge, di cui sono stati promotori e relatori i consiglieri regionali bergamaschi Carlo Saffioti e Pietro Macconi, individua la data del 6 febbraio prendendo spunto da un fatto di sangue accaduto nel 1977 quando, nei pressi del casello autostradale di Dalmine, in uno scontro con Renato Vallanzasca e la sua banda rimasero uccisi due agenti della Polstrada in servizio. Erano Renato Barborini, 27 anni, originario del Trentino e in servizio a Seriate, e Luigi D’Andrea, 32 anni, di San Nicola La Strada, nel Casertano, da otto anni a Bergamo e che viveva a Cavernago con Gabriella Vitali e le figlie Lucia e Giovanna. Barborini si doveva sposare entro l’anno con una ragazza di Almenno San Salvatore.

Memoria e giustizia sono stati i temi della celebrazione e Formigoni in particolare ha ricordato «il grande ruolo che i servitori dello Stato svolgono quotidianamente sul nostro territorio e in tutto il nostro Paese, un compito delicato ma fondamentale per il quale hanno versato un tributo di sangue che non si può dimenticare».

«Accomunare nella celebrazione tutte le vittime del terrorismo, della mafia e di ogni forma di criminalità - hanno poi detto Saffioti e Macconi - consente di elevare al massimo livello l’espressione dei principi su cui si fonda la nostra società. Il ricordo delle persone che hanno sacrificato la propria vita durante lo svolgimento del proprio servizio e della propria funzione o perché colpite dalla violenza di un atto criminale, costituisce il modo più limpido ed efficace di affermare i valori etici che legano tra loro istituzioni e società civile».

(05/02/2005)

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