Inaugurata a Roma dal vescovo Amadei la chiesa restaurata dell’Arciconfraternita

È stata inaugurata nella serata di ieri (lunedì 18 settembre) la chiesa restaurata dei Santi Bartolomeo e Alessandro, nella centralissima piazza Colonna dirimpetto a Palazzo Chigi, il cuore dell’Arciconfraternita dei bergamaschi che ebbe tra i soci più illustri Papa Giovanni XXIII. Un lavoro, curato dall’architetto Luciano Garella, che ha concluso quasi del tutto (adesso manca solo l’oratorio annesso alla chiesa) il recupero dell’intero complesso chiamato «Casa dei Bergamaschi», che già nel 1994 era stato radicalmente ristrutturato. La chiesetta era affollatissima di autorità bergamasche, tra queste il prefetto Cono Federico, e romane, soci del sodalizio e anche qualche curioso che aveva notato un trambusto insolito in piazza Colonna, abituata a ben altro genere di manifestazioni. Nell’omelia della Messa (concelebrata con alcuni vescovi e numerosi preti bergamaschi) il vescovo di Bergamo Roberto Amadei, ha indicato il senso autentico della celebrazione: «Riportare al suo splendore una chiesa sarebbe ben poca cosa se l’intervento restasse fine a se stesso. Invece, prende significato se le persone che vi si riuniscono comprendono che la bellezza infinita è Gesù Cristo». Per questo, ha augurato all’Arciconfraternita dei bergamaschi di «testimoniare questa fede nella grande città». Un’esigenza ancora più forte in questi giorni, «quando non è strano sentire religioni che chiedono di morire per Dio; piuttosto, è strano sentire parlare di un Dio che dà la vita per gli uomini, e in questo consiste l’unicità del cristianesimo». Numerose le autorità intervenute alla breve tavola rotonda successiva: dal vicepresidente del Consiglio e ministro dei Beni culturali, Francesco Rutelli, al sindaco di Roma, Walter Veltroni, al sindaco di bergamo Roberto Bruni, al presidente della Provincia Valerio Bettoni che ha anche ringraziato Gianni Letta, cui si deve il finanziamento del restauro. Determinante fu l’interessamento del braccio destro di Berlusconi quando, nel 2002, era sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. «la chiesa dei Bergamaschi – ha ricordato Letta – è stato il mio rifugio nei momenti difficile quando ero direttore de "Il Tempo"».(19/09/2006)

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