Inverno «timido», ghiaccio sottile
La magia del lago diventa trappola

La crosta visibile in questi giorni dalla sponda di Monasterolo del Castello non raggiunge i cinque centimetri di spessore e praticamente nessuno ha osato sfidare la sorte e i divieti dei sindaci.

Il freddo intenso dei primi giorni di febbraio aveva acceso le speranze di chi aspetta tutto l’anno per l’immancabile foto-ricordo sulla superficie ghiacciata. E invece - se le temperature non crolleranno nuovamente - anche questo inverno per il lago di Endine passerà agli annali come uno dei più caldi, o almeno tiepidi, di sempre.

«Fino a trent’anni fa – ricorda Giulio Zinetti, ex sindaco di Spinone al Lago – il ghiaccio iniziava a formarsi fra il giorno dell’Immacolata e quello di Santa Lucia». Oggi non è più così, da una decina d’anni sono rarissimi gli inverni in cui il ghiaccio consente alle persone di pattinare e camminare sapendo di prendersi dei rischi e anche l’inverno 2014-2015 ricalca questo andazzo.

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