Kendoo riscopre la Maresana
Tra arte e tutela dell’ambiente

Arte e ambiente. Il bello col bello. Un binomio che solo se unito a un terzo aspetto, quello sociale, può manifestarsi in tutte le sue potenzialità. È il caso del progetto coordinato dalla Cooperativa Alchimia - cui è affidata la gestione del Centro parco Ca’ Matta alla Maresana - al quale sta contribuendo anche il portale Kendoo

Arte e ambiente. Il bello col bello. Un binomio che solo se unito a un terzo aspetto, quello sociale, può manifestarsi in tutte le sue potenzialità. È il caso del progetto coordinato dalla Cooperativa Alchimia - cui è affidata la gestione del Centro parco Ca’ Matta alla Maresana - al quale sta contribuendo anche il portale Kendoo (www.kendoo.it), la piattaforma di finanziamento sociale del gruppo Sesaab.

Obiettivo: valorizzare, proprio attraverso l’arte e il coinvolgimento della cittadinanza, alcuni sentieri che, pur ricalcando tracciati un tempo molto utilizzati per raggiungere il Colle della Maresana dal quartiere di Monterosso, sono stati più o meno dimenticati.

«In questi anni - spiega Elena Malgrati, responsabile dell’area ambiente e comunicazione di Alchimia - ci siamo resi conto di come il verde attorno al centro parco non venga utilizzato nella maniera più corretta. Molti arrivano alla Maresana solo in auto, si fermano nei prati vicino al parcheggio e, a volte, non si preoccupano nemmeno di raccogliere i propri rifiuti. Partendo da questi presupposti, abbiamo pensato di promuovere un progetto (“Dal bosco... suggestioni”, ndr) che possa aiutare le persone ad accorgersi dell’importante patrimonio che le circonda».

Come? Due le azioni principali. La prima si concentrerà sul sentiero Cai che da Quintino Basso sale al colle: grazie alla collaborazione del gruppo scout, verranno preparate schede sull’intero percorso, alla partenza del quale gli studenti dell’Istituto d’arte Fantoni allestiranno un totem con un Qr code che consentirà di accedere a questo materiale informativo.

La seconda fase del progetto - che oltre agli studenti della Fantoni vedrà il coinvolgimento degli Spazi giovanili del Comune di Bergamo, della Uildm, dello Spazio autismo e del Cse della cooperativa Zefiro - riguarda invece il sentiero, molto meno noto, che dall’ostello della gioventù porta in maniera più dolce rispetto al precedente fino a Ca’ Matta. Qui la conoscenza e la frequentazione verranno stimolate attraverso un allestimento che, oltre a indicazioni realizzate all’uncinetto dagli anziani del quartiere, vedrà il posizionamento di sedie firmate dagli artisti che frequentano gli Spazi giovanili del Comune.

Perché le sedie? «Innanzitutto - si legge sul portale Kendoo che contribuirà a finanziare proprio questa parte del progetto con la raccolta di 3 mila euro - perché si tratta di un oggetto emblematico; la sua sola presenza sembra voler dire: “Fermati, guarda, respira, prenditi il tuo tempo, lasciati guidare dalle sensazioni”. In secondo luogo, trattandosi di percorsi in quota, la sedia scardina l’atteggiamento molto frequente della performance e dell’ascesa nel minor tempo possibile, creando così momenti di riflessione e di riposo».

I due percorsi verranno inaugurati il 31 maggio e il 2 giugno. Le installazioni resteranno allestite fino all’autunno.

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