La disputa sullo scalo Montichiari
davanti alla Corte di giustizia europea

La disputa sulla concessione per la gestione dell’aeroporto Montichiari di Brescia - e non di Verona Villafranca, come riferito inizialmente dalla Corte di giustizia Ue (la stessa Corte ha diffuso mercoledì 13 gennaio una rettifica) -che oppone da una parte la società Valerio Catullo Spa e dall’altra la Sacbo di Bergamo Orio al Serio, sbarca davanti alla Corte di giustizia europea.

I giudici Ue, su richiesta del Consiglio di Stato, dovranno decidere sulla conformità ai principi comunitari della normativa italiana che consente a chi, come la Catullo, si trovi a gestire spazi aeroportuali, anche a titolo precario, di ottenere l’affidamento diretto della concessione per la gestione dello scalo senza il vaglio di una gara pubblica.

La società Valerio Catullo di Verona Villafranca S.p.A. gestisce l’aeroporto veneto dal 1998, da ultimo grazie ad un decreto interministeriale del 18 marzo 2013. La Sacbo, società che gestisce l’aeroporto civile di Bergamo Orio al Serio, ha impugnato tale concessione davanti al Tar di Brescia, che in qualità di giudice di primo grado ha dato ragione alla Sacbo sulla base di alcuni vizi della domanda di concessione formulata dalla società Catullo.

Di qui la richiesta del Consiglio di Stato alla Corte di giustizia europea, davanti al quale la Catullo ha impugnato la sentenza pronunciata dal Tar.

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