La Lav contro le fiere ornitologiche
«Genitori, non portateci i bambini»

«Insegnate loro a osservare queste meravigliose creature e a goderne nei parchi e nei giardini, alzando gli occhi al cielo».

«Lav dice No alle Fiere ornitologiche: sono diseducative e incentivano la cultura della prigionia e dello sfruttamento degli uccelli». Luoghi dove zsi vedono animali in gabbia, privati per sempre della loro libertà, animali generati e allevati per vivere un’intera esistenza di prigionia, che mai conosceranno il volo e il cui canto, quello dei cosiddetti “richiami vivi”, è un canto innaturale, indotto con la crudele pratica della muta artificiale e finalizzato ad attirare altri uccelli che saranno poi uccisi per “sport» sostiene la Lega antivivisezione.

«Gare canore dove non sono certo gli uccelli a godere del loro canto, per quanto dolce e melodioso possa suonare al nostro orecchio. Queste sono le fiere degli uccelli, o mostre ornitologiche venatorie, che ogni anno si svolgono anche nella nostra provincia. Questi sono i luoghi dove molte famiglie portano i propri figli, come se il modo più naturale per avvicinarsi agli animali, conoscerli, imparare a conviverci, fosse osservarli attraverso sbarre e gabbie, come se “naturale” fosse il messaggio che prepotentemente trapela da queste manifestazioni, ovvero che gli animali sono solo “cose” di cui possiamo disporre come vogliamo per soddisfare ogni nostra supposta necessità e capriccio. Mostrare ai nostri figli e fare loro accettare come normalità il maltrattamento e la privazione della libertà di esseri senzienti, non può certo insegnare loro che altro è il modo di convivere con tutte le innumerevoli specie che abitano con noi questa nostra Terra, specie a cui vanno riconosciute esigenze, interessi e vite emotive sì diverse dalle nostre, ma che a noi spetta rispettare, tutelare e salvaguardare in forza della supposta superiorità di cui ci ammantiamo»

Per questo Lav intraprende anche quest’anno una campagna informativa centrata sulla pratica dei richiami vivi in concomitanza con lo svolgimento di alcune di queste fiere e invita i genitori a non portare i propri figli a queste fiere della crudeltà, ma a insegnare loro a osservare queste meravigliose creature e a goderne nei parchi e nei giardini, alzando gli occhi al cielo, un cielo che non ha sbarre né confini.

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