La lettera del sindaco Gori
«Insieme in difesa dei valori»

Ecco la lettera del sindaco di Bergamo Giorgio Gori, inviata alla nostra redazione dopo i drammatici fatti di Parigi.

La drammaticità dei fatti di Parigi è espressa dal bilancio di sangue dell’attacco terroristico alla redazione di «Charlie Hebdo» e nella violenta negazione della libertà di religione e di espressione incarnata dall’attentato. Ma non solo: il prezzo che tutti noi paghiamo è rappresentato dal rischio di un brusco arretramento del dialogo tra le religioni, da un nuovo imbarbarimento delle relazioni, dalla confusione del giudizio in cui terroristi ed islamici moderati tornano ad essere impropriamente accomunati, in un clima di paura che non favorisce le distinzioni e apre spazi alla speculazione cinica di chi ha sempre osteggiato qualunque forma di incontro e di integrazione.

In questo quadro, il messaggio che ho ricevuto stamane dal rappresentante del Centro culturale islamico di Bergamo, che ringrazio, ha un grande significato. Contiene infatti una netta condanna dei fatti di Parigi da parte della comunità musulmana bergamasca, ed una drastica presa di distanza da qualunque deriva integralista e violenta della fede.

Esiste un fanatismo violento, intollerante, distruttore che va combattuto. E’ un settore tenebroso dell’Islam che sollecita la parte sana di quel mondo ad una ferma presa di posizione in favore della libertà, contro ogni violenza, in alleanza con la quella grande maggioranza del mondo cristiano che crede nel dialogo, nel rispetto reciproco e nella pacifica convivenza. Ognuno di noi è chiamato oggi, di fronte al sangue prodotto dall’intolleranza fanatica, a riconoscere la parte migliore del mondo musulmano, a garantirne i diritti e a rinnovare i termini di quell’alleanza. Insieme oggi ci muoviamo alla condanna senza distinguo della violenza e dell’intolleranza fanatica, a difesa dei valori che ieri a Parigi sono stati violentati. E insieme rinnoviamo il comune impegno a promuovere ogni forma di pacifica e fruttuosa relazione tra le comunità di diverso credo, che per quanto riguarda l’Amministrazione comunale di Bergamo prevede la conferma dell’impegno a favorire la realizzazione di luoghi di culto in cui la religione islamica, così come le altre, possa essere coltivata in dignità e sicurezza.

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