«La partita va giocata con Brescia»
Sacbo prepara l’assalto a Montichiari

Sulla sentenza del Tar ci ha pure perso una cena. Con Yvonne Messi, vicepresidente di Sacbo (bergamasca, ma in quota Sea) e avvocato: «Ma sono ben contento di pagargliela. Era convinta fin dall’inizio che ce l’avremmo fatta» commenta Miro Radici.

Sulla sentenza del Tar ci ha pure perso una cena. Con Yvonne Messi, vicepresidente di Sacbo (bergamasca, ma in quota Sea) e avvocato: «Ma sono ben contento di pagargliela. Era convinta fin dall’inizio che ce l’avremmo fatta» commenta Miro Radici il giorno dopo il pronunciamento favorevole dei giudici amministrativi bresciani sulla vicenda Montichiari.

La concessione quarantennale alla veronese Catullo non c’è più: «Eravamo convinti della fondatezza delle nostre posizioni» prosegue. Ora serve una gara europea, e Sacbo si sta già attrezzando: «Avevamo un accordo in essere con i bresciani di Abem, ora si tratta di ripartire da lì». E non ci dovrebbero essere particolari difficoltà, considerato che 50 chilometri ad Est il presidente della locale Camera di Commercio, Francesco Bettoni, aspetta solo un cenno da Orio.

«La partita va giocata sicuramente insieme a Brescia: ora si tratta solo di sederci intorno ad un tavolo e preparare le risorse umane e finanziarie necessarie ad affrontare un’avventura che non sarà comunque semplice da portare a termine» prosegue il presidente di Sacbo. «Sa, a sognare si fa in fretta, ma realizzare i sogni è un altro paio di maniche: è molto più difficile».

Anche se Montichiari rimane un punto fermo nelle strategie Sacbo: «Per il nostro territorio e per la Lombardia in generale: ora che il Piano nazionale degli aeroporti lo rimette nell’alveo lombardo, mi pare anche una cosa logica».

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