La Regione su Palazzolo e l’oculistica
«Ci si può rivolgere ad altre strutture»

Il taglio al budget per le prestazioni ambulatoriali nel settore della sanità privata ha un’origine nazionale: è quanto si sottolinea dalla Regione, in seguito alle preoccupazioni nate all’indomani della notizia che per l’oculistica, la clinica bergamasca Palazzolo è costretta a rinviare al 2016 le prenotazioni per prestazioni oculistiche, in particolare per le maculopatie.

«Va precisato che la riduzione dell’1% dei contratti per le prestazioni ambulatoriali degli erogatori privati è stata fissata da un legge nazionale - si spiega -. Alla clinica è stato assegnato un budget per poco inferiore ai 5 milioni di euro, in linea con quanto erogato nel 2014. La clinica è poi libera di indirizzare queste risorse per erogare le prestazioni che ritiene più in linea con le proprie finalità di assistenza; rispetto all’anno 2014 la Casa di Cura Palazzolo ha registrato un notevole incremento, su base annua la proiezione indica una crescita del 40% delle iniezioni intravitreali».

L’impennata di prestazioni per l’oculistica coniugato però ai tagli al budget decisi a livello nazionale si è purtroppo accompagnato all’effetto di dover rinviare le prestazioni ambulatoriali specifiche di oculistica in regime di servizio sanitario:si sottolinea però che in Bergamasca altre strutture sono in grado di erogare questa prestazione in regime di Servizio sanitario nazionale, ovvero tutte e tre le aziende ospedaliere pubbliche della Bergamasca e i policlinici San Pietro e San Marco.

E questa, evidenzia dal canto suo l’onorevole del Pd Elena Carnevali, intervenuta ieri nel dibattito sorto sulla questione tagli, «è una rassicurante informazione per i pazienti». L’onorevole ha ulteriormente rassicurato sottolineato che « nella prossima manovra 2016 dal documento licenziato dal Consiglio dei Ministri non sono previsti tagli, quindi è fuori discussione una riduzione dell’attuale finanziamento».

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