«Ryanair a Malpensa? Ma Orio non si tocca»

I vertici della compagnia: l’attività su Bergamo non verrebbe penalizzata. Gli esperti promuovono l’alleanza con Verona

«Quella di volare da Malpensa è un’idea, ma l’attività che fa capo allo scalo di Orio non si tocca». Così Bridget Dowling, direttore marketing e vendite Ryanair per il Sud Europa, torna a commentare l’ipotesi di low cost con base nello scalo varesino. Dopo l’ipotesi di taglio di 150 rotte Alitalia da Malpensa, la compagnia irlandese aveva invitato la Sea, la società che gestisce l’aeroporto, a considerare la possibilità di introdurre rotte a basso costo. Era scoppiato il caso industriale, con il timore di una riduzione dei voli da Orio. A distanza di cinque giorni, la compagnia rilancia, ma valuta gli scenari. «Se dovessimo incominciare le operazioni all’aeroporto di Malpensa, beneficerebbero di questo gli abitanti della Lombardia e anche quelli del Piemonte e del Veneto – prosegue Dowling –. Le nostre operazioni a Orio al Serio però continuerebbero, senza dubbio».Nel frattempo, sono anche stati consegnati gli studi sugli effetti dell’«alleanza» fra gli scali di Orio, Verona e Brescia. Secondo gli analisti è emerso che la suddivisione degli incarichi non solo consentirebbe di ottimizzare le attività, ma anche di incrementare la redditività complessiva. Per i tre scali si arriverebbe a +36 milioni di euro. A prescindere dagli assetti societari che si vorranno attuare, sottolineano gli analisti, l’unione farà la forza: «Il sistema rappresenterebbe il terzo operatore nazionale dopo Roma e Milano».(10/09/2007)

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