L’aula magna-museo di Sant’Agostino
Inaugurazione il 21 settembre - Video

Aula magna o museo? Difficile stabilirlo. Il logo dell’Università di Bergamo che campeggia sul banco dei relatori non lascia dubbi.

Ma gli affreschi, il soffitto a cassettoni, e quel pannello fotografico che mostra le fondamenta dell’ex chiesa di Sant’Agostino, con le sepolture rinvenute sotto il pavimento, fanno pensare più a un sito di interesse storico e architettonico piuttosto che a un’istituzione accademica.

Due facce della stessa medaglia. Passato e futuro si uniscono in questo luogo di grande suggestione, dove, grazie a un accurato restauro conservativo, è possibile individuare le tracce di otto secoli di storia. Nella vasta sala prevalgono i toni del grigio, a contrasto con gli affreschi rimasti sui muri e i colori vivaci delle formelle del soffitto.

Questione di ore e tutte le 504 poltrone antracite saranno montate sul pavimento in grigio orobico di Ardesio, che fa risaltare la pietra di Sarnico scelta per le cappelle. Il 21 settembre in aula magna verrà inaugurato il nuovo anno accademico e in quell’occasione l’ex chiesa sarà simbolicamente riconsegnata alla città. Cerimonia da grande occasione con la «lectio magistralis» del rettore dell’Alma Mater di Bologna e con i numeri uno degli atenei della Sorbona e di Saragozza.

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