Le precisazioni di Bossetti:
«Non ho nessuna doppia vita»

«Non ho nessuna doppia vita. I locali di latino americano? Non ci vado: io non so ballare, sono la negazione del ballo. Le lampade e i centri benessere? È vero, ci andavo, inizialmente ho minimizzato solo per pudore».

«Non ho nessuna doppia vita. I locali di latino americano? Non ci vado: io non so ballare, sono la negazione del ballo. Le lampade e i centri benessere? È vero, ci andavo, inizialmente ho minimizzato solo per pudore».

Queste, in sostanza, le precisazioni che Massimo Bossetti ha voluto fare ieri agli inquirenti, nel corso delle quasi tre ore di interrogatorio in carcere che lui stesso, a sorpresa, aveva chiesto. «Voleva smentire un’immagine di lui che non corrisponde a verità, emersa in alcuni servizi giornalistici su stampa e tv», avevano annunciato i suoi avvocati, Claudio Salvagni e Silvia Gazzetti.

E così è stato. Già davanti al gip Ezia Maccora, nel corso dell’interrogatorio di convalida del fermo, l’indagato aveva spiegato di avere una vita «ripetitiva», metodica: lavoro, casa, famiglia. La moglie, interrogata, aveva sostanzialmente confermato: «Non ha hobby particolari, generalmente durante il tempo libero stiamo sempre insieme».

Leggi le due pagine dedicate all’argomento su L’Eco di Bergamo del 9 luglio

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