Val Seriana, il vento ostacola i soccorsi
Una giornata di lotta con l’incendio - Video

Un Canadair e tre elicotteri non sono bastati martedì a fermare il rogo che ha interessato il Pizzo Froll, montagna nel territorio del comune di Ponte Nossa. I soccorsi sono proseguiti per tutta la giornata di mercoledì 1° aprile.

Le fiamme hanno continuato a svilupparsi nella notte e mercoledì le operazioni di spegnimento sono scattate verso le 6,30, alle 7 si sono alzati in volo tre elicotteri, ma uno è dovuto rientrare dopo circa 40 minuti per essere dirottato in un’altra operazione. Alle 9 è entrato in azione anche un Canadair che si è rifornito con l’acqua del lago. L’incendio nella notte si è sviluppato sul lato destro della Val del Riso intaccando i boschi e il vento sta alimentando le fiamme che si stanno propagando in un’area impervia. Al mattino gli automobilisti che transitavano sulla provinciale della Val Seriana a Ponte Nossa, sull’altro fronte dell’incendio, hanno visto il fuoco divampare quasi all’altezza della strada.

Nel pomeriggio ancora fiamme: l’incendio si è riacceso a causa delle raffiche di vento. È stato richiesto di nuovo l’appoggio del Canadair e di un secondo elicottero, ma il vento ha costretto gli elicotteri a rimanere a terra per ragioni di sicurezza.Per domare le fiamme hanno lavorato decina di operatori della Protezione civile di Clusone e sette volontari dell’antincendio boschivo di Ponte Nossa. All’imbocco della Valle del Riso sono state montate due vasche, da 10.000 e 5.000 litri.

Nella notte di martedì i vigili del fuoco hanno preparato le difese per proteggere le baite di Barbata nel territorio di Colzate. Al lavoro da martedì anche il Corpo forestale dello Stato, i vigili del fuoco del distaccamento di Clusone e di Gazzaniga, gli operatori dell’antincendio boschivo di Ponte Nossa e della Valgandino, la polizia locale di Ponte Nossa e i carabinieri. Mercoledì mattina si è aggiunta anche una squadra della Protezione civile di Clusone.

L’allarme martedì 31 marzo era scattato intorno alle 12,45 quando alcuni automobilisti avevano segnalato la presenza di fumo lungo le pendici della montagna appena sopra la provinciale della Valle Seriana. Spinte dal vento le fiamme prima avevano preso quota per poi diramarsi su più fronti e scendere a poca distanza dalla carreggiata.

Per precauzione il traffico automobilistico era stato incanalato in un senso unico alternato. In allarme i proprietari dell’abitazione isolata non lontana dal Ponte del Costone, gli abitanti avevano tentato di spegnere le fiamme utilizzando una canna, per poi desistere all’arrivo dei vigili del fuoco che avevano provveduto a difendere l’edificio. Nella zona in poco tempo era giunto l’elicottero della Regione dislocato alla base della Maresana.

Nel pomeriggio ne erano arrivati altri due, decollati da Erba e Sondrio. Intorno alle 17 aveva solcato i cieli della Valle Seriana un Canadair decollato da Genova. Dopo il primo lancio, l’aereo si era rifornito pescando l’acqua dal lago d’Iseo, nella zona di Lovere effettuando una dozzina di rotazioni. Gli elicotteri si erano approvvigionati direttamente dal fiume Serio.

Quando le fiamme, spinte dal vento, avevano iniziato a dirigersi verso la Val del Riso, i volontari dell’antincendio boschivo di Ponte Nossa, per accorciare il tragitto di rifornimento degli elicotteri, hanno montato una vasca all’imbocco della valle. La densa colonna era ben visibile anche da lontano. Intorno alle 17 il Corpo forestale dello Stato aveva già stimato una superficie distrutta tra i settanta e gli ottanta ettari, costituita principalmente da sterpaglie.

Secondo gli agenti il rogo si è sviluppato da un’area a ridosso della strada, a circa 200 metri di distanza dal Ponte del Costone. L’ingente intervento aereo è stato richiesto per cercare di spegnere l’incendio prima del calare del sole e per evitare che le fiamme potessero raggiungere i boschi più a valle. Nonostante gli sforzi la parte alta del monte ha continuato a bruciare durante la notte. I volontari hanno chiuso l’intervento intorno alle 20, i mezzi aerei una quarantina di minuti prima.

Le cause sono in fase di accertamento, le indagini sono ancora in corso, ma potrebbe trattarsi di un ennesimo rogo doloso. L’episodio non sembra collegabile con l’incendio che ha interessato i versanti sopra Clusone.

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