Lite finì con spari al cognato
Condannato: armi da distruggere

Un anno di reclusione patteggiata, con il beneficio della sospensione condizionale della pena, ma soprattutto la confisca e la distruzione di tutte le armi già sequestrate e la revoca delle autorizzazioni alla detenzione delle armi stesse.

Un anno di reclusione patteggiata, con il beneficio della sospensione condizionale della pena, ma soprattutto la confisca e la distruzione di tutte le armi già sequestrate e la revoca delle autorizzazioni alla detenzione delle armi stesse.

È terminato così davanti al Collegio del Tribunale di Bergamo il processo per direttissima nei confronti del cinquantatreenne incensurato di Costa Volpino finito in manette la scorsa settimana per detenzione ai armi illegali dopo aver esploso due colpi di fucile durante una lite col cognato.

Le armi da distruggere sono due revolver e sette fucili (tra doppiette e carabine) regolarmente denunciati e detenuti nella sua abitazione di Costa Volpino, che si aggiungono ai due fucili (uno non denunciato e l’altro con matricola abrasa) trovati invece nella sua cascina di Bossico, luogo della lite col cognato.

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