Longuelo, «colpevole dello scoppio»
2 anni di cella al marito della vittima

Due anni di reclusione per omicidio colposo e per disastro colposo. E’ la condanna inflitta dal giudice Raffaella Mascarino nei confronti di Ennio Gritti, 47 anni, rimasto ferito nell’esplosione del suo appartamento a Longuelo.

Due anni di reclusione per omicidio colposo e per disastro colposo. E’ la condanna inflitta dal giudice Raffaella Mascarino nei confronti di Ennio Gritti, 47 anni, rimasto ferito nell’esplosione (24 gennaio 2013) del suo appartamento a Longuelo. Nella stessa deflagrazione era morta la moglie Marianna Raccagni di 36 anni

Come si ricorderò, il 24 gennaio 2013 , si era verificata un’esplosione della palazzina . Le cause? Il tentativo di riparare un guasto alle condutture del gas in cucina, o di portare a termine un gesto estremo con il gas. In entrambe le ipotesi, comunque, Gritti sarebbe stato colpevole sia in relazione alla morte della moglie che ai danni subiti dallo stabile.

Il difensore di Gritti, Davide Mancusi, ha messo in dubbio questa conclusione dell’accusa. Il pm Letizia Ruggeri aveva invocato la condanna a 18 mesi di reclusione per la morte di Marianna Raccagni, e altrettanti per il disastro colposo, vale a dire l’esplosione dell’appartamento con i conseguenti danni all’intera palazzina, per un totale di tre anni. Il giudice ha concluso per la condanna a 2 anni.

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