Maroni e gli aeroporti lombardi
«Orio-Malpensa, niente guerra»

Economia e infrastrutture sono in cima all’agenda del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, dal 16 dicembre, dice, «governatore a tempo pieno di una Regione grande come uno Stato». «Non voglio - dice - la guerra tra Malpensa e Orio»

Economia e infrastrutture sono in cima all’agenda del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, dal 16 dicembre, dice, «governatore a tempo pieno di una Regione grande come uno Stato».

In visita a «L’Eco di Bergamo» (prima della Giunta e dell’incontro con i rettori delle Università lombarde) insieme al presidente della Provincia Ettore Pirovano, promette che a gennaio inaugurerà l’ospedale Giovanni XXIII. E soprattutto che, in vista dell’Expo, eviterà che gli aeroporti lombardi «litighino fra loro come i polli di Renzo».

Presidente, troppi galli nel pollaio aeroportuale lombardo?

«Come Regione non sono socio di nessun aeroporto, almeno per ora, ma so che bisogna costruire un sistema. Bergamo ha il problema dei cargo notturni. La Sea sta investendo a Malpensa per un’enorme area cargo, compresa Dhl.

Se la gestione diventa efficiente per gli operatori stranieri e qui il cargo è contingentato, l’importante è evitare guerre fra Province. Nell’interesse del territorio la Regione non vuole gestire, ma governare sì. Dopo Natale chiederò un incontro fra tutte le società che gestiscono gli aeroporti lombardi, voglio riunirli io in modo da trovare una quadra. E non voglio la guerra tra Malpensa e Orio, ogni aeroporto lombardo deve avere la sua giusta dimensione. Evitiamo le guerre in vista di Expo».

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